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Sentenza TAR – Chi semina vento raccoglie tempesta

Che la macchina del fango si fosse attivata ce ne eravamo accorti da qualche tempo, dopo che, soprattutto a sinistra, smaltite le scoppole elettorali del 2009, si era ricominciato con gli attacchi personali e i tentativi di delegittimazione, tipici di chi, in assenza di proposte o reali motivi di dissenso, non può che dar contro all’avversario “buttandola” sul personale. L’occasione della sentenza del TAR sulla progettazione del Centro Storico era troppo ghiotta per non gettare benzina sul fuoco.

Crediamo, però, che si sia perso il senso della misura e soprattutto si sia voluta fornire una visione della realtà forzatamente distorta e lontana dallo stesso contenuto della sentenza del Tribunale Amministrativo. Che il giornalista non sappia distinguere un atto di determinazione da una delibera, lo possiamo anche accettare. Ma ci fa specie che tale confusione sia fatta da un partito politico che ha governato Lainate fino a 3 anni fa e che, nonostante cinque anni trascorsi nei palazzi comunali, non sa ancora distinguere tra gli atti di indirizzo politico e quelli di gestione tecnica. Già perché dire che il “comportamento dell’amministrazione” ha favorito il soggetto aggiudicatario è un abbaglio clamoroso, se non altro perché in tutta la vicenda non c’è nessun atto della Giunta o del Consiglio Comunale. Infatti, il TAR ha annullato l’atto di aggiudicazione e non certo la gara pubblica, invitando a proseguire l’iter per la conclusione della procedura (che, quindi, è stata prevista nel rispetto delle normative vigenti in materia di progettazioni di opere pubbliche).

Nessun imbarazzo politico quindi e che qualcuno affermi “sembra quasi non sia successo nulla di particolare” non ci offende proprio dopo aver letto la sentenza del TAR.

Per quanto abbiamo letto, non commentando, il TAR sostiene il suo giudizio sulla base di una sentenza del Consiglio di Stato (un’interpretazione della Legge, ma non la Norma) successiva all’individuazione del vincitore, in base alla quale il progettista preliminare avrebbe avuto una posizione di vantaggio nel presentare il proprio metodo di lavoro, in virtù della sua maggiore conoscenza della tematica oggetto di presentazione. Questa posizione, che rispettiamo anche se appunto non prevista dalla Legge, è più vicina alla disquisizione giuridica ed è ben diversa dal dire che il comportamento dell’amministrazione ha favorito l’aggiudicatario; cosa che il TAR non dice, diversamente dal Partito Democratico, che forse dimentica che la diffamazione a mezzo stampa non è stata abolita dal nostro ordinamento… Visto quanto esposto e visto che, come più volte dichiarato anche dall’Amministrazione, non c’è una preferenza su quale professionista debba effettuare la progettazione, riteniamo che si sia solo perso tempo prezioso per poter avere gli strumenti utili per risolvere le problematiche del dissesto della P.zza Vittorio Emanuele e per poter riqualificare altre zone del nostro centro storico (Via Mengato e Viale Rimembranze).

Che poi si faccia polemica perché, con la manutenzione ordinaria, si chiudono quattro buche ci sembra davvero strumentale; non le avessimo chiuse si sarebbe invocata, ne siamo certi, la responsabilità del Sindaco e degli Assessori in merito alla sicurezza dei cittadini… Fatichiamo, tra l’altro, a comprendere la posizione della Lega Nord che lamenta sprechi e costi per i soldi spesi nel giudizio, ma d’altre parte invoca la rivalsa su chi otto, nove anni fa fece l’intervento: ma le perizie per far valere le proprie posizioni sono gratis? Fare una causa contro l’azienda non costa niente? E quali sono le possibilità di successo, a fronte di questi costi certi, dopo che anche la precedente amministrazione aveva già messo mano alla Piazza modificando la situazione post collaudo? Il Comune non avrebbe dovuto difendersi dal ricorso, soprattutto laddove fondato sulla Giurisprudenza e non sul testo di una Legge?

Chiuderemmo, quindi, richiamando un principio sacrosanto: le sentenza non si commentano, si applicano.

Ma, prima di tutto, andrebbero lette…

INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE 2012

Dal 30 maggio al 3 giugno a Milano si svolgerà il VII Incontro Mondiale delle Famiglie dal tema “La famiglia: il lavoro e la festa”.

Questo evento culminerà con la presenza di Benedetto XVI che incontrerà le famiglie provenienti da tutto il mondo.

 Scrive proprio il Papa: “Il lavoro e la festa sono intimamente collegati con la vita della famiglia: ne condizionano le scelte, ne influenzano le relazioni tra i coniugi e tra genitori e figli, incidono sul rapporto della famiglia con la società e con la Chiesa”.

 Grazie a questo evento mondiale, avremo noi stessi la possibilità di sperimentare la dimensione dell’accoglienza di famiglie provenienti da tutto il mondo che, in base ad una stima approssimativa, potrebbero aggirarsi sulle 700.000 unità tra adulti e bambini.

 In che modo possiamo renderci disponibili oltre che a partecipare all’evento?

Certamente come famiglie ospitanti, sulla falsariga dell’esperienza di Taizè di qualche anno fa, ma anche come addetti all’organizzazione, prima e durante l’evento.

Per info  www.family2012.com  oppure alla mail della Segreteria delle Parrocchie di Lainate family2012.lainate@gmail.com (soprattutto per offrire l’ospitalità)  oppure nella documentazione allegata.

 pieghevole_informativo

09_Programma provvisorio Settimana IMF 2012_25_10_2011 con logo

03_Modulo_ACCOGLIENZA_IN_FAMIGLIA_DEF_20_sett_2011

GRAZIE MARINA

Con questo breve messaggio vogliamo ringraziare Marina Indino per l’impegno, la dedizione e la competenza mostrata in questi due anni e mezzo di Amministrazione e collaborazione con la nostra Lista Civica.


L’assessorato ai servizi sociali è di per sé particolarmente importante e delicato proprio perché ha il compito di rispondere alle esigenze dei cittadini più bisognosi di attenzione.

Crediamo che in questo periodo si siano raggiunti risultati importanti che speriamo possano ulteriormente migliorare.

Grazie di CUORE.

Lainate pensa VERDE

Negli ultimi mesi del 2011 è stato riconosciuto l’impegno della Giunta Landonio rivolto alla riduzione delle emissioni inquinanti!

Dalla primavera del 2010 il Comune di Lainate ha aderito al ‘Patto dei Sindaci’ e tale documento impegna le Amministrazioni aderenti ad andare oltre gli obiettivi fissati per l’Unione Europea al 2020, riducendo le emissioni di CO2 nelle rispettive città di oltre il 20 per cento attraverso l’attuazione di un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile.

E proprio il Comune di lainate è stato scelto e premiato con uno stanziamento di 45.500 euro dalla Fondazione Cariplo per la redazione di un Piano di intervento che porterà alla riduzione dei gas serra e degli inquinanti atmosferici in città.

 

Il progetto prevede l’avvio di un inventario delle emissioni di CO2 e successivamente si provvederà alla redazione ed adozione di un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, la progettazione di un sistema che permetterà di monitorare i risultati ed intervenire nelle pianificazioni successive.

Parte del progetto è dedicata alla formazione del personale che opera all’interno dell’Amministrazione comunale e al coinvolgimento del tessuto produttivo ed economico locale, nonché dei singoli cittadini nell’adozione di comportamenti virtuosi volti all’abbattimento delle emissioni inquinanti e al risparmio energetico.

E questo è solo l’inizio. L’Amministrazione comunale sarà chiamata infatti ogni due anni a redigere un Report contenente tutte le azioni avviate sul proprio territorio comunale da inviare all’Ufficio Europeo per l’aggiornamento e tracciabilità del proprio impegno.

Insomma …pensiamo Verde !!!